La gestione delle interferenze rappresenta un nodo cruciale di progettazioni integrate di medio grande dimensione. Difatti, coordinare le discipline (architettura, strutture, impianti) è sempre più complesso, e, nonostante il modello sia il punto di verifica di tutto questo, nella pratica tradizionale cad, come la normativa (DLGS 12 APRILE 2006 N. 163 art10, ed a seguire anche art 91c8) prevede, la gestione delle interferenze, diventa spesso un nodo demandato al cantiere ed agli extra-costi di questo.
Oggi nell’ottica della mentalità BIM, poter risolvere le interferenze non vuol dire solo allineare dei blocchi cad, ma bensì, avere un completo coordinamento di tutti gl’oggetti che partecipano al processo edilizio (o impiantistico/strutturale).
In pratica, potendo sfruttare l’intelligenza di ogni singolo oggetto del modello BIM, si possono interfacciare tutti gl’elementi, così nelle piante, come nelle sezioni, negli spaccati, nelle tabelle, ecc, avendo come riferimento unico il database: vero cuore del modello BIM.
Nei modelli di grandi dimensioni, poter auto-aggiornare una grande mole di dati, con flessibilità, o poter fornire risposte puntuali su tutte le interferenze, è un risultato ottenibile mediante un modello studiato e dettagliato.
Alcuni esempi di situazioni di conflitto ed interferenza delle discipline.